Sensibilità Organica

La connessione con la vita

· Jean Claude,Marco

“La sensibilità organica dirige tutte le attività morfologiche e fisiologiche di tutti gli essere viventi.“ M. Vernet 

Siamo partiti da qui nella nostra ricerca sulla sensibilità organica. Se è vero che essa dirige tutte le attività morfologiche e fisiologiche della vita vuol dire anche che noi, come esseri umani siamo guidati, strutturati e plasmati da questa energia intelligente. 

Di fatto, la forma di vita che manifestiamo, il nostro corpo, i nostri pensieri e le nostre emozioni sono una diretta espressione della nostra sensibilità organica e della nostra relazione con essa. 

Possiamo riconoscere la sensibilità organica sia nell’ambiente esterno (macrocosmo) sia nell’essere umano stesso (microcosmo). 

Nell’ambiente, la sensibilità organica rappresenta la somma dell’energia di tutti i campi morfici generati dagli esseri viventi con l’energia radiante proveniente dal cosmo. Come se fosse un’universo all’interno di un universo. 

La sensibilità organica di ogni essere vivente entra in relazione con la sensibilità organica planetaria. E, come onde che si incontrano, l’interazione tra le due sensibilità, crea dei punti di risonanza (Spazio Comune di Sensibilità). I punti di risonanza rappresentano la nostra connessione con la vita, la nostra capacità di ascoltare, sentire e percepire la vita. 

Questo ci permette di creare con la vita stessa un costante e continuo scambio energetico che da forma al nostro corpo e costruisce la nostra realtà.

Maggiore è la cura del nostro organismo e di tutti gli esseri viventi con i quali ci relazioniamo, maggiore sarà l’energia potenziale della nostra sensibilità organica.

Una maggiore tensione (energia potenziale) genera maggiori connessioni con la sensibilità organica planetaria permettendoci di avere maggiore chiarezza, conoscenza e fede. 

Se provassimo a immaginare che lo scambio energetico tra il nostro corpo e quello di qualsiasi altro essere vivente al di fuori di noi avvenga in uno Spazio Comune di Sensibilità, potremmo immergerci e fonderci completamente nello spazio creato da entrambi, o rinunciare a immergerci.

Per quanto il provare a immergerci sia un grande allenamento di sensibilità, dovremmo considerare che è sostanzialmente una cosa naturale, un approccio che possiamo riscoprire e avvalorare, solamente ricordandoci la nostra naturale umanità. E quindi, noi facenti parte della Natura, siamo la Natura, e possiamo comprenderla a pieno, molto più semplicemente di come ci appare.

Andando nelle profondità di questo Spazio Comune di Sensibilità, comprendiamo l’altro e veniamo compresi dall’altro.

Fermarsi e\o mantenersi al di fuori dello Spazio Comune di Sensibilità, riguarda sicuramente una fase naturale poichè grazie al nostro libero arbitrio possiamo attuare la scelta, ma allo stesso tempo e più gravemente creiamo disequilibrio nella Natura.

L’avvicinamento allo Spazio Comune è dato dalla fiducia, l’allontanamento e la rinuncia alla prova ci viene data dalle paure e dai preconcetti che abbiamo riguardo ciò che accade e che può accadere…

Il pretesto basilare per entrare in contatto con la propria Sensibilità Organica è quella di levare dalle Teorie che riguardano l’argomento, la Teoria stessa, e semplicemente gettarsi nel sentire. 

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L’uomo venendo al mondo come tutti gli esseri viventi, qualsiasi sia la sua situazione iniziale, arriva ricco di un’infinità di possibilità. Possibilità innumerevoli che si aprono davanti a lui e possono portarlo alle più disparate esperienze di vita. 

A dire il vero ad ogni istante possiamo scegliere tra infiniti mondi ugualmente possibili. Essere in ascolto della nostra sensibilità organica ci permette di avere le informazioni che ci consentono di compiere le nostre scelte. Più informazioni abbiamo e più le nostre scelte rappresenteranno il perfetto equilibrio tra destino personale e planetario. 

A quel punto, la nostra vita è creata dalle nostre virtù e non potremmo esprimere altro.

Stiamo vivendo il nostro sogno.

Il sogno è la nostra forza vitale ed è il simbolo della forma di vita che stiamo incarnando e che stiamo sperimentando. 

Il sogno è la fonte di ispirazione comune a tutti da cui tutti attingiamo.

Chi vive il suo sogno realizza la storia della sua vita sentendo di essere pienamente nella propria pelle.

E quando viviamo profondamente il nostro sogno, l’impossibile, il miracolo, si rende possibile e reale.  

Soltanto noi stessi possiamo afferrarlo. (il nostro sogni è solo per noi).

"I sogni sono come le stelle, alzi gli occhi e sono sempre là". 

Jim Morrison

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Siamo la luce che riflettiamo negli altri. Conquistare la nostra libertà in questo riflesso è vivere l’eternità in un istante. 

Tutti noi siamo polvere di stelle,

E la stella è la memoria eterna. L’atomo di carbonio che attraversa lo spazio e il tempo per portare la propria storia altrove. 

Caricati d’informazione, di possibilità di trasmissione, ciascuno di noi ha la sua storia, ciascuno di noi ha la sua stella, e qualsiasi sia la sensibilità organica personale, possiamo essere consapevoli che la nostra vita è il frutto dello scambio tra la nostra sensibilità e quella dell’ambiente circostante.