Era il lontano 2013.
Il progetto Amavita non era ancora nato e la meravigliosa casa familiare nella campagna di Francavilla al Mare dove vivevo era la sede di un Bed&Breakfast particolarmente apprezzato che si chiamava Il Portico di Anna ed il luogo di sperimentazione ed implementazione di tutte le progettazioni che portavo avanti nel mio percorso di apprendimento attivo in Permacultura. Sperimentavo con la costruzione di strutture geodetiche, con la realizzazione di orto-giardini permanenti; studiavo le food forest e come riprodurre le piante, sviluppavo progetti di orticoltura sociale; promuovevo corsi di agricoltura sinergica, comunicazione non-violenta, dragon dreaming, permacultura; costruivo sistemi di acquaponica, laghetti ed opere d'arte con gli elementi che trovavo in natura; mi contornavo di papere ed api.
Tutte esperienze e ricerche che mi hanno portato nel 2014 a conseguire il Diploma di Progettista in Permacultura Applicata. Tra i progetti presentati al mio diploma spiccava per professionalità e precisione il primo progetto della biopiscina di Amavita. Mio padre, che all'epoca non aveva la più pallida idea di cosa stessi facendo e di cosa mi muoveva, aveva un sogno. Voleva la piscina in giardino! E, dato che è un tipo determinato e pragmatico, aveva già iniziato a chiedere preventivi e a contattare aziende che potessero realizzare una piscina convenzionale. Io d'altro canto ero afflitto e scoraggiato, non mi sentivo capito ed avevo il timore di veder vanificati i miei sforzi di rendere casa nostra un paradiso naturale. Dopo liti, confronti e mediazioni finalmente troviamo l'accordo!! Io mi sarei occupato della progettazione e della realizzazione della piscina, a patto però che fosse stata una bio-piscina senza cloro e con l'acqua pulita e rigenerata dalle piante.
Non avevo la più pallida idea di come fare e così decisi di collaborare con Luca Denti, uno dei più abili progettisti che conoscevo.
Dopo sopralluoghi, misurazioni, prove con piscinette da bambini e tanta progettazione su Cad ecco che dopo 6 mesi il progetto era finalmente pronto! E tutta la famiglia ne fu entusiasta!
Ora non restava che realizzarla!
Insieme a Luca Denti decidemmo che avremmo realizzato la biopiscina in uno o più cantieri di costruzione comunitaria, costrundo prima un modellino in miniatura e poi procendendo alla costruzione vera e propria.
Ma nel 2014 i tempi non erano maturi, nè per lui, nè per me e la mia famiglia e così dopo aver invano provato ad organizzarci, il sogno della piscina in giardino di mio padre deve attendere.
Gli anni passano, nel 2017 Il portico di Anna si trasforma in Amavita e pian piano diventa un importante centro di riferimento di una comunità locale ed internazionale di amanti della natura, biocostruttori, sperimentatori e ricercatori spirituali.
Io, ahimè dal 2014, non ho mai smesso di essere tartassato e punzecchiato quasi quotidianamente da mio padre che ad ogni mio passo o progetto realizzato mi ricordava il mio fallimento e la mancata costruzione della piscina. Potevo fare con successo la cosa più bella e difficile del mondo, ma il suo commento era sempre lo stesso: "e la piscina?". Frustrante, maledettamente frustrante.
Sfinito, gli propongo un patto. "Realizzo la piscina quando tu passerai almeno un giorno in giardino senza fare niente". Per un pilota d'aereo con la passione per l'aria, stare a contatto con la terra può essere molto difficile. E così ci sono voluti altri anni e l'immobilità da restrizioni pandemiche per poter vedere finalmente mio padre che si gode il giardino ed i frutti della bellezza creata dal mio lavoro co-creativo con la natura. Ci son voluti anni ma con la fede, alla fine le soddisfazioni arrivano sempre.
Come mosso da un impulso irrefrenabile mi sono subito attivato! Oramai non potevo più negarmi e negare a tutta la famiglia la realizzazione di questo sogno.
Ho creato un team di lavoro e iniziato la progettazione partecipata!
Nel prossimo articolo vi parlerò del gruppo di lavoro, di come abbiamo progettato insieme e dei progetti che sono emersi.